Riccardo Di Gianni studia sitar e Musica Classica Indiana dal 2007.
Il sitar è il più noto dei cordofoni del Nord India, strumento reso celebre da Pt Ravi Shankar e generalmente accostato al genere Khayal, lo stile contemporaneo della musica classica indiana.
Tra i pochi europei ad aver approfondito gli studi direttamente in India, ha avuto l’onore e il privilegio di essere allievo di importanti Maestri come Pt. Amar Nath Mishra e Pt. Shivnath Mishra nell’antica città di Benares (l’attuale Varanasi, Uttar Pradesh, India).
Attualmente segue gli insegnamenti del Maestro Gianni Ricchizzi, vero riferimento e pioniere in Europa per l’arte indiana da oltre trent’anni.
Grazie agli studi approfonditi della musica classica indiana Riccardo Di Gianni si è avvicinato alla pratica del Nāda Yoga, lo Yoga del Suono, secondo il metodo di Sri Vemu Mukunda. Nel 2019 ha conseguito il diploma in Nāda Yoga frequentando il corso del Maestro Riccardo Misto, allievo diretto di Mukunda.
Dal 2010 esegue concerti di Musica Classica Indiana con Kamod Raj Palalmpuri (Manali, India), accompagna noti musicisti indiani in tournèe in Italia ed organizza incontri di meditazione guidati dalla voce e dal suono del sitar, basati sui Rāga della tradizione classica.
Nell’ottobre 2017 è uscito m OM enti di Pace
Riccardo Di Gianni (sitar, swaramandala, chitarra, elettronica)
Kamod Raj Palampuri (voce)
Ascolta e acquista su Bandcamp:
http://riccardodigianni.bandcamp.com/album/m-om-enti-di-pace
“L’idea era abbastanza semplice: creare quasi un’ora di musica senza sosta, qualcosa in grado di aiutare l’ascoltatore a concedersi un momento di Pace.
La musica indiana è sicuramente una delle tradizioni più efficaci nel creare un ambiente sonoro-emotivo-spirituale adatto a ritrovare la Pace di cui avremmo bisogno ogni giorno.
Non è tutto, il mio desiderio era anche quello di usare le esperienze che crescendo ho coltivato nell’ambito della musica contemporanea occidentale. Da qui la scelta di dar sfogo all’influenza che anche la musica elettronica ha avuto su di me, ma con l’imposizione di usare solo strumenti “veri” da “manipolare” in post-produzione.
Le tracce si basano su una forma musicale molto nota in India, chiamata Raga Yaman.
E’ uno stato emotivo-sonoro che si vive al tramonto o all’inizio della sera.”
Riccardo Di Gianni